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Il cacao nella cucina veneziana: dalle origini agli abbinamenti d’autore

Il cacao è molto più di un ingrediente: è una storia di viaggi, riti e raffinatezze che trova in Venezia uno dei suoi capitoli più affascinanti.
Dalle prime importazioni nel XVI secolo fino ai salotti settecenteschi dove veniva servito come bevanda nobile, il cacao ha attraversato i secoli diventando parte integrante della cultura gastronomica veneziana.
Oggi, al Caffè Florian, questa eredità si rinnova attraverso abbinamenti d’autore, interpretazioni contemporanee e selezioni di cioccolati pregiati. In questo articolo scopriamo le origini storiche del cacao a Venezia, la sua evoluzione nella cucina locale e i più eleganti accostamenti con vini e distillati selezionati.
Il cacao arriva a Venezia: dalle rotte del Nuovo Mondo al cuore della Serenissima
Il cacao arrivò in Europa nel corso del XVI secolo grazie agli scambi commerciali con il Nuovo Mondo.
Venezia, grande potenza mercantile, giocò un ruolo fondamentale nell’importazione e nella diffusione del cacao, che inizialmente veniva utilizzato come bevanda speziata e corroborante, riservata alle classi più agiate.

"La cioccolata del mattino" Pietro Longhi (1701 - 1785)
Nei salotti aristocratici veneziani, il cioccolato veniva servito caldo, mescolato con cannella o vaniglia, e presentato in raffinate tazze di porcellana.
Questa nuova “bevanda nobile” divenne presto simbolo di eleganza e prestigio, contribuendo alla nascita di una vera e propria cultura del cacao nella città lagunare.
La tradizione veneziana del cioccolato: arte, cultura e convivialità
Durante il Settecento, Venezia consolidò il suo legame con il cioccolato. Non era solo una delizia gastronomica, ma anche un elemento di socialità e cultura. La cioccolata, che veniva consumata solo a colazione nelle famiglie aristocratiche, diventa parte del menù del Caffè Florian, luogo vocato alla socializzazione.
Un nuovo codice sociale nasce a Venezia e porta ad una rivoluzione sociale e antropologica: tutti possono bere la cioccolata calda e tutti, indipendentemente dal livello sociale, possono incontrarsi e scambiare le proprie idee in un luogo pubblico.


Ancora oggi, nelle Sale del Florian viene servita la cioccolata in tazza, considerata una tra le cinque più buon cioccolate calde al mondo che può anche essere comodamente portata a casa grazie alla sua versione retail, nella preziosa latta decorata, insieme alle squisite praline, cioccolatini dal sapore pieno e dalla consistenza morbida e vellutata che, insieme ai deliziosi dragées, solleticano il palato anche dei migliori intenditori.
Il cacao nella cucina veneziana: tra dolcezza e intensità
Nella gastronomia veneziana, il cacao ha trovato spazio in numerose preparazioni, diventando ingrediente chiave e simbolo di un’eleganza intramontabile che si rinnova e si adatta ai gusti contemporanei.
Questo ingrediente pregiato, disponibile anche nella versione Cacao Puro a marchio Florian, è spesso utilizzato nei laboratori di pasticceria per preparare una vasta gamma di sfiziosità dolci come il tortino al cioccolato fondente oppure i biscotti baci al cioccolato.
Naturalmente il cacao in polvere è fondamentale nel classico Tiramisù interpretato dal nostro Chef: decorato da una pioggia di cacao Florian che lo arricchisce nel senso estetico e gli dona un tocco inconfondibile di gusto.

Il tiramisù Florian viene completato con una spolverata di cacao puro a marchio
Nei ristoranti veneziani, questo squisito alleato si trova anche in piatti salati che rispecchiano la storia della città, come il “Risotto al nero di seppia”, dove il cacao aggiunge una nota di profondità e complessità.
Abbinamenti d’autore: il cacao dialoga con vini e distillati
Il cacao, con la sua complessità aromatica, si presta a sorprendenti abbinamenti con vini e distillati.
Tra gli abbinamenti cacao-vino, spiccano quelli con vini rossi strutturati come l’Amarone o il Recioto, capaci di esaltare le note intense del cioccolato fondente.
Anche i distillati, come il rum invecchiato, il whisky torbato o il brandy, si sposano perfettamente con praline e cioccolati ad alta percentuale di cacao. Il risultato è un incontro sensoriale che unisce forza, dolcezza e persistenza, perfetto per concludere un pasto o per un’esperienza di degustazione.
Venezia e il Caffè Florian
Il legame tra Venezia e il cacao si rinnova ogni giorno tra le sale storiche del Caffè Florian.
Qui, il cacao è molto di più di un semplice ingrediente: la cioccolata calda diventa un vero e proprio rituale da poter portare anche a casa propria insieme al gusto del cioccolato veneziano artigianale che ritroviamo nei prodotti a marchio Florian, frutto di una ricerca continua tra qualità, gusto ed estetica.
Che tu voglia concederti un momento speciale a Venezia o ricreare a casa l’esperienza autentica, il cioccolato artigianale del Florian è una scelta che parla di storia, eleganza e passione!
FAQ
Quali sono i piatti tipici della cucina veneziana?
Tra i piatti tipici della cucina veneziana troviamo le sarde in saor, risi e bisi (riso e piselli), i bigoli in salsa, il baccalà mantecato spesso usato nei tradizionali “cicchetti”, le frittelle tipiche del periodo carnevalesco e i biscotti zaeti con farina di mais e uvetta.
Qual è il dolce tipico veneziano?
Il dolce tipico veneziano per eccellenza è la frittella, tradizionalmente servita durante il periodo di Carnevale. La variante classica è quella arricchita da pinoli e uvetta ma esistono poi diverse alternative, altrettanto buone, con crema pasticcera, cioccolato, crema al pistacchio, zabaione…
Cosa mangiare a Venezia dolce?
Il dolce tipico veneziano per eccellenza è la frittella ma esistono altri dolci tradizionali veneziani come i galani, anch’essi proposti durante il periodo carnevalesco insieme alle frittelle, i biscotti bussolai, biscotti a forma di ciambella o “esse”, i biscotti zaeti, biscotti gialli a base di farina di mais e uvetta, il pan del doge e l’immancabile tiramisù, la cui origine è contesa con altre regioni.